FEMALE FIGURE
Sono convinta che la mente ci protegga dalla realtà attraverso dei meccanismi di difesa, che mascherano o alterano alcune verità rendendole più sopportabili. Nel mio caso il meccanismo consiste nell’osservare il mondo diverso da come appare realmente; difatti nella mia immaginazione modifico lo spazio che sto guardando aggiungendo ad esso elementi che si visualizzano nella mia mente in modo spontaneo. Non scelgo come modificarlo, ma l’idea si presenta a me senza cercarla, istantanea, come fosse già stabilita. Quello che altero però non è ciò che mi turba, ma ciò che mi incuriosisce, mi stimola, mi appassiona. Infatti, la mente cerca di coinvolgermi nelle cose che mi fanno bene, distraendomi da quelle dolorose. E per farlo si avvale di questo meccanismo che pone un accento su questi piaceri, a cui io presto inevitabilmente – poiché diventati affascinanti e suggestivi - più attenzione. Per esempio, una cosa che mi dà piacere visivo è il sesso femminile. La donna è un essere misterioso che vive in un universo speciale al quale do rappresentazione attraverso la distorsione della realtà. Nel caso di una ragazza composta da un’anima gentile ricopro il suo corpo di fiori, per dimostrarne la bontà e la delicatezza, e l’avvolgo in un’atmosfera rasserenante e potente. Sono il “demiurgo platonico” che favorisce la ricollocazione di quella donna nella forma che le appartiene. Le costruisco attorno il contesto nel quale sento, con presunzione, che essa viva e si riconosca pienamente. Il grido che lancio per ognuno dei progetti nati in questo modo è: “Ecco, questo è il suo spirito reso manifesto, ammiratelo!”. L’intenzione dunque è anche quella di nobilitare ed esaltare la figura femminile.







